SCF Group al fianco di ASD Sgeam Volley Rozzano

SCF Group al fianco di ASD Sgeam Volley Rozzano

Le imprese possono generare un impatto positivo sul territorio in cui operano, non solo in termini economici, ma anche per il benessere della comunità locale. Questo è il caso di SCF Group, guidata dall’Amministratore Unico Saverio Ursetta, per il quale il valore sociale dell’impresa è un saldo principio ispiratore.

Nella sua visione imprenditoriale, il sociale e la solidarietà occupano un ruolo centrale: dall’idea di avviare un’Academy per formare professionalmente giovani talenti, fino all’ultima iniziativa in ambito sportivo, che trova radici profonde nel suo vissuto personale.

Abbiamo chiesto a Saverio Ursetta di raccontarci in un’intervista “a cuore aperto” la sua visione dell’impegno di SCF Group per il benessere sociale, culturale, ambientale e relazionale del territorio in cui opera.

 

SCF ha da sempre a cuore la valorizzazione del territorio. Ci racconta della recente iniziativa di solidarietà per l’ASD Sgeam Volley Rozzano?

La Sgeam è un’associazione sportiva dilettantistica storica, con un forte radicamento nel territorio milanese. Promuove la pallavolo femminile per atlete di tutte le età, dalle giovanissime di 10 anni fino a donne adulte. Attualmente conta circa 150 atlete e vanta una partecipazione attiva a diversi campionati giovanili, offrendo un ambiente inclusivo e stimolante a cui si aggiunge   la prima squadra che partecipa al campionato di prima divisione dopo aver ottenuto la promozione attraverso una cavalcata trionfale ed emozionante dal campionato di seconda divisione.

Sotto la guida appassionata di Elena e Andrea, insieme a uno staff altamente qualificato, la Sgeam è diventata un punto di riferimento per lo sport locale. L’iniziativa di SCF ha avuto l’obiettivo di sostenere questo percorso, contribuendo a garantire risorse per la crescita delle squadre e per il miglioramento delle infrastrutture.

 

Come è nata l’idea e la scelta di sponsorizzare Sgeam Volley Rozzano?

Credo fortemente nel valore sociale dello sport, che va oltre il mero esercizio fisico. Lo sport crea un senso di comunità, solidarietà e appartenenza, valori che sono centrali anche nella filosofia di SCF. Inoltre, ritengo che lo sport femminile, spesso meno sostenuto rispetto a quello maschile, abbia bisogno di maggiore supporto. In questo senso, Sgeam svolge un lavoro straordinario, offrendo iscrizioni gratuite alle famiglie meno abbienti e creando un ambiente sano, carico di passione e di sani principi.

La loro dedizione è evidente: affrontano numerose spese, continuando ad organizzare iniziative con grande impegno. È un ambiente genuino e semplice, ricco di buona volontà e dedizione. Come SCF, abbiamo deciso di dare un aiuto concreto, perché crediamo profondamente nella nobiltà del loro operato sportivo e del loro impegno sociale.

Aiutiamo “eroi anonimi” che permettono a tante persone di sognare. Sgeam, tra l’altro, ha una storia di talenti che, grazie al loro supporto, sono riusciti a raggiungere palcoscenici importanti, trasformando quei sogni in realtà.

 

Come si sono incontrate le strade di SCF e Sgeam Volley Rozzano?

Ho conosciuto Elena e Andrea durante una cena di presentazione, dove mi hanno raccontato del loro progetto: promuovere lo sport a tutte le età nel territorio di Rozzano, un’area di Milano che presenta sfide importanti per i giovani e favorire lo sport offre loro un’opportunità positiva e costruttiva. Ciò che mi ha colpito è stato vedere questi volontari che dedicano il loro tempo, dalla mattina alla sera, per accompagnare e allenare queste ragazze.

È emersa una forte somiglianza tra il percorso di crescita che promuoviamo in SCF e quello di Sgeam: entrambi mirano a creare un ambiente sano e costruttivo, una vera community. Durante l’incontro, ho potuto percepire queste affinità sia nella proprietà che nell’allenatore, Andrea, un professionista che ha lavorato ai vertici nazionali della pallavolo e che insegnava anche a scuola. Vivere per lo sport e questa passione ci ha profondamente ispirato nella scelta di sostenerli.

Un altro aspetto che mi ha fatto riflettere è il fatto che tutte le squadre di Sgeam siano femminili, in un contesto in cui la figura della donna non è valorizzata quanto meriterebbe. Questo rende il progetto ancora più significativo. Quando ho incontrato le famiglie, i genitori, i fratelli e le sorelle che sostengono le ragazze intorno al campo, tifando in modo sano e genuino, ho capito di trovarmi davanti a qualcosa di speciale. Fin dal primo incontro, ho sentito un’alchimia unica che ci ha consentito di aderire con entusiasmo, sia come persona che come rappresentante di SCF.

 

Come si inserisce all’interno del percorso di valorizzazione dei giovani intrapreso con la SCF Academy?

Non c’è in realtà un nesso diretto tra la SCF Academy e Sgeam Volley Rozzano, ma c’è un filo conduttore che li accomuna: l’attitudine con cui portiamo avanti tutte le iniziative. Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato una crescente passione nel vedere i giovani crescere e realizzarsi, sia all’interno dell’azienda che attraverso l’Academy. Questa predisposizione si riflette nel nostro impegno a favorire i giovani.

Nel caso di Sgeam, il sostegno va oltre i giovani, poiché una delle squadre è composta da donne adulte. L’iniziativa tocca quella “parte sana” della vita comunitaria, che abbraccia tutte le età. Qui non si tratta solo di costruire un percorso professionale, ma di una sensibilità antropologica, di un’attenzione più ampia al benessere delle persone.

L’obiettivo è che SCF non sia solo un’azienda focalizzata al business, ma che racconti anche una storia di comunità, di famiglia, e che abbia un impatto sul territorio. Credo che oggi le aziende abbiano un ruolo fondamentale nella vita delle persone, e mi piace pensare che SCF stia evolvendo verso qualcosa che va oltre il profitto, dedicandosi a progetti che abbracciano valori più profondi, come quelli promossi da fondazioni e associazioni, come Sgeam.

 

Come è stato il primo incontro con le ragazze? Quale ricordo si porta a casa?

Il primo incontro con le ragazze mi ha riportato alle stesse emozioni che provavo io da ragazzo. Ho praticato sport per molti anni e credo che lo sport, soprattutto quello di squadra, sia un grande insegnamento di vita. Ricordo che per me lo sport era forse il vero e unico punto di contatto con mio padre, e questo è un ricordo molto forte per me.

Quello che ho visto in queste ragazze è la stessa voglia di giocare, di incontrarsi e di crescere insieme che ho vissuto io. Mi ha colpito anche il grande impegno della società che deve affrontare tanti costi per dare loro la possibilità di inseguire un sogno. Con SCF, ci siamo fatti portatori di un interesse più grande, di un “interesse antropologico”, perché sport come questo non sono solo svago, ma un momento di socializzazione sano e costruttivo.

Un ricordo particolare? Ero già andato a vedere qualche partita e quello che mi ha colpito è la passione che queste ragazze mettono in quello che fanno. Fanno sacrifici quotidiani per allenarsi. Il fatto di poter aiutar loro nel dare la possibilità di esprimere questa passione è ciò che mi riempie di orgoglio.

 

Che augurio fai a queste giovani sportive per il prossimo campionato?

Auguro a tutte le ragazze di divertirsi e di vivere ogni partita e ogni allenamento come un’opportunità di crescita, non solo come atlete, ma anche come persone. Lo sport è una vera e propria palestra di vita, e spero che riescano a trarre insegnamenti preziosi da questa esperienza. Alla prima squadra auguro di raggiungere l’obiettivo ambizioso della Serie C nei prossimi tre anni, un traguardo che stiamo costruendo insieme con dedizione e passione.