Giovanni Marranzano racconta la sua storia
Tre cose accomunano tutte le storie d’impresa: nascono da un’idea, evolvono tra alti e bassi e prosperano solo se a bordo ci sono uomini capaci.
Abbiamo chiesto a Giovanni Marranzano, colonna portante di SCF Global Service, di raccontarci qualcosa a proposito della sua storia di imprenditore.
Giovanni, ci racconti qualcosa di te e di come a un certo punto tu abbia deciso di diventare un imprenditore?
Probabilmente è un incipit comune alle storie dei ragazzi ambiziosi quello di provenire da una famiglia umile. Nel mio caso la mia famiglia, oltre a essere molto semplice, era anche numerosa: io ero il penultimo di otto figli. Questo, ai tempi, significava iniziare a lavorare il prima possibile. A motivarmi, oltre alla necessità di un’occupazione, c’era il desiderio di riscatto e indipendenza. Così, a 15 anni, ho iniziato a lavorare come saldatore tubista e a 16 sono riuscito a realizzare la mia prima idea imprenditoriale: una linea di distribuzione che collegava il metano e i contatori. Per compiere questa impresa giravo in sella al mio motorino Garelli e avevo inventato un kit operativo che portavo sempre con me.
Per rispondere quindi a questa domanda: ecco, credo che la spinta che mi ha condotto a diventare un imprenditore, sia stata da una parte l’ambizione, dall’altra l’istinto a guardarmi attorno e intercettare i bisogni emergenti.
La tua storia di imprenditore ha radici molto profonde perché è in campo da più di 50 anni. Ci sono stati alti e bassi lungo questo arco di tempo?
Certamente sì. Nella mia storia, le imprese che ho avuto l’onore di fondare hanno vissuto, come è normale che sia, periodi di crescita esponenziale sia in termini di fatturato sia in termini di dimensioni, ma ci sono stati anche momenti difficili, che hanno inevitabilmente conseguenze a livello perdonale. E così è stato anche per me: non sono sfuggito a un periodo doloroso e complicato, l’ho affrontato e, grazie anche a mio figlio Alessandro, sono ripartito e abbiamo avviato quella che da qualche anno è diventata SCF Global Service.
Com’è organizzata oggi SCF Global Service? Quante persone ci sono a bordo?
Mi piace questa domanda perché credo che nella squadra che abbiamo creato ci siano le fondamenta non solo del presente, ma soprattutto del futuro di SCF Global Service. Il nostro punto di forza è la diversità rappresentata in primis da Alessandro, che oggi si occupa di gestire tutta la parte operativa e da Saverio che è la figura di riferimento per quanto riguarda in generale l’organizzazione, la parte commerciale e le relazioni con le istituzioni. Non solo, il nostro team può contare su un buon numero di collaboratori interni ed esterni che ci permettono di avere una copertura capillare del territorio e lavorare con efficacia e rapidità in tutta Italia.
Grazie per questa chiacchierata Giovanni e in bocca al lupo a te e a tutto il team di SCF Global Service!